I vincitori del 26° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina

Awards and Prizes in English

CONCORSO LUNGOMETRAGGI “FINESTRE SUL MONDO”

La Giuria composta da
Emanuela Martini, Presidente – Critico, saggista cinematografico e direttore del Torino Film
Alessandra De Rossi – Attrice italo-filippina
Alex Moussa Sawadogo, Direttore di Afrikamera, Berlino

Assegna il Premio Comune di Milano – Miglior Lungometraggio Finestre sul mondo (8.000 €) ex aequo ai film

MADAME COURAGE di Merzak Allouache, Algeria/Francia, 2015

Per la bellezza della struttura narrativa e l’efficacia di personaggi che parlano alla vita di tutti

 

 

 

 

 

WE’VE NEVER BEEN KIDS di Mahmood Soliman, Egitto/Emirati Arabi Uniti/ Qatar/Libano, 2015

Perché, attraverso un lavoro di documentazione durato più di tredici anni, il regista ci restituisce la forza della realtà e le emozioni della finzione

Ha consegna il premio: l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno

Menzione speciale a:

LA DELGADA LINEA AMARILLA di Celso R. Garcia, Messico, 2015

Per la leggerezza con cui sviluppa i rapporti tra i personaggi su uno sfondo visivamente abbagliante


CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI

La giuria composta da Angela Calvini (presidente), Marco Cacioppo e Marta Perego assegna il Premio Duomo Viaggi e Turismo al Miglior Cortometraggio Africano (2.000 €) al film

the-mocked-oneTHE MOCKED ONELemohang Jeremia MoseseLesotho, 2015

In un contesto ancestrale e fuori dal tempo, prende vita la storia di Lesotho, che lotta per la fattoria del padre. Un film che mostra gli equilibri di una vita semplice, fusa con i ritmi della natura. Una favola vera e a tratti dolorosa, che sottolinea come sia necessario, per tutti, perseguire i propri sogni mantenendo fede ai propri principi, con intelligenza.

Ha consegnato il premio Silvano Mezzenzana, direttore Duomo Viaggi e Turismo.

Menzioni speciali:

THIS MIGRANT BUSINESS, di Ng’endo MukiiKenya, 2015
Breve corto animato dallo spirito giornalistico che ha il pregio di proporre l’attualità in modo conciso e originale, ponendo l’attenzione sul traffico di migranti in Africa e il dramma sin troppo taciuto delle nuove schiavitù.

AYA GOES TO THE BEACH di Maryam TouzaniMarocco, 2015
Per l’intimità e dolcezza con cui è narrata la storia della piccola Aya. Bimba segregata in casa costretta a diventare adulta prima del tempo, ma che non dimentica la sua infanzia che si manifesta nel potere della sua immaginazione, nel gioco e nel rapporto con la vicina di casa.


CONCORSO EXTR’A/ Il Razzismo è una brutta storia

L’associazione “Il razzismo è una brutta storia” e le Librerie laFeltrinelli assegnano un riconoscimento al miglior film del Concorso Extr’A/Il Razzismo è una brutta storia. La giuria composta da Angela Calvini (presidente), Marco Cacioppo e Marta Perego, assegna:

Premio Razzismo brutta storia  (1.000 €) al film

DUSTUR, di Marco Santarelli
Un film necessario nell’attuale drammatico periodo storico che documenta il prezioso lavoro educativo all’interno del carcere Dozza di Bologna e che avvince grazie ad un dibattito “alto” ma appassionante sulla Costituzione Italiana, dove si confrontano e incontrano culture diverse sui temi della religione, del diritto e della dignità dell’essere umano.

Menzioni speciali all’unanimità a:

IL MURRAN. MASAI SULLE ALPI, di Sandro Bozzolo

LORO DI NAPOLI, di Pierfrancesco Li Donni


PREMI SPECIALI

Premio del pubblico Città di Milano

LA DELGADA LINEA AMARILLA, di Celso Garcia

Premio Arnone – Bellavite Pellegrini Foundation

Un métier bien, di Farid Bentoumi (Francia – Algeria)
Per il suo messaggio complesso e attuale. Per l’originalità con cui affronta tematiche a noi molto vicine come la disoccupazione e l’integralismo di stampo religioso attraverso l’inversione di ruoli tra prime e seconde generazioni; per la sua capacità di aprire dibattiti evitando di fornire facili risposte ma stimolando molte domande.

Menzione speciale a:

THIS MIGRANT BUSINESS, di Ng’endo Mukii (Kenya)
Per la semplicità e la chiarezza con cui è in grado di presentare la situazione la reale del traffico dei migranti, spesso oggetto di speculazione mediatica.

Ha consegna il premio Filippo Bellavite Pellegrini

La giuria è composta da: Sara Amico, Ivan Ataco, Kelly Bernavis, Davide Cinque, Alberto Cogliati, Giorgio Coletti, Andy Del Rio, Pasqual eFlauto, Cristopher Gnaniem, Ivan Kovachev, Giulia  Mannarelli, Rocco Maresca, Ciro Marinosci, Beatrice Mombelli, Riccardo Nardin, Danilo Notaristefano, Massimiliano Ortu, Andrea Porta, Filippo Prandi, Karen Saggese, Dana Tescari, Jean Vahid.

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato da una Giuria di studenti al miglior cortometraggio che affronti i temi della globalizzazione, della governance, della legalità e del dialogo interculturale.

Premio CINIT

AYA GOES TO THE BEACH di Maryam TouzaniMarocco, 2015
Per l’arcobaleno di colori e di spunti offerti da una fiaba solo apparentemente semplice, capace di unire in un unico destino due donne sole che, opposte per età, condizione fisica e sociale, si scoprono in piena sintonia per il medesimo sguardo sul mondo che si muove sotto i loro balconi e per il comune bisogno di libertà e di amore; e per la straordinaria prova della giovanissima attrice protagonista nel restituire la profondità interiore del suo personaggio, una bambina in grado di perseguire un sogno andando oltre la propria condizione, i divieti e gli ostacoli.

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio africano per la promozione della cultura del dialogo e della solidarietà. La Giuria del “Premio CINIT Cineforum Italiano”, è composta da Massimo Nardin, Neda Furlan, Michela Manente e Massimo Caminiti.
Ha consegnato il Premio Massimo Caminiti.

Premio ISMU

TERREMERE di Aliou SowFrancia/Senegal, 2015
Il cortometraggio racconta il lungo, difficoltoso e intenso viaggio dalla Francia alla Mauritania di un gruppo di ragazzi che accompagnano verso la sepoltura nella terra di origine un loro fratello morto in Francia per un incidente. Il film affronta in modo coinvolgente e appassionante tematiche umane e spirituali permettendo riflessioni e approfondimenti sui cambiamenti che l’emigrazione produce , sul modo di vivere la propria cultura d’origine e sul senso, il rispetto e il significato dei riti legati alla morte e alla sepoltura. Il viaggio fisico per trasportare la salma prende le valenze di un viaggio che permette di scandagliare il tema dell’identità attraverso le tematiche dell’amicizia , della solidarietà e dei diversi sguardi sulla propria cultura tra generazioni diverse. Di grande impatto e bellezza, la frase finale: “Nel cuore del niente, piuttosto che nelle periferie degli altri”.

Premio CUMSE

IT’S MY ROAD di Nantenaina FifalianaMadagascar, 2015
Per l’umanità e l’attenzione dimostrata nella rappresentazione degli ultimi, per l’accurata descrizione di una vita e della comunità che la circonda e per la scelta di un tema, l’acqua, universale e dall’alto valore simbolico.

La Fondazione CUMSE assegna un premio al miglior cortometraggio del Festival che promuove il dialogo fra le culture. Il Premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia ed è assegnato da una giuria CUMSE.
Hanno consegnano il premio Roberto Stigliano, Valerio Moccia, Stella Musteata.

Premio Sunugal

THE MOCKED ONE di Lemohang Jeremia MoseseLesotho, 2015
Per il coraggio, l’impegno e lo spirito d’iniziativa della protagonista nel farci vivere una storia semplice e coinvolgente; per una regia curata nei minimi dettagli tecnici (fotografia, luci paesaggio) che aiutano alla comprensione della storia stessa.

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio africano da una giuria composta dal Presidente e dai membri dell’Associazione Paola Deldebbio, Olivier Elouti, Rufin Doh e Modou Gueye.

Premio Polis

Les empreintes douloureuses di B. Auguste Kouemo YanghoFrancia/Camerun, 2015
Con linguaggio asciutto e implicito prende vita un racconto intimo e sofferto di un contrasto generazionale tra madre e figlia in un contesto di migrazione. Il film fa sentire la profondità delle ferite del cuore dettate dalla non accettazione di sé e dal non sentirsi integrati né in contesti familiari né in quelli sociali e apre spiragli a un cambiamento positivo solo quando le due protagoniste sono disponibili a un riconoscimento reciproco delle proprie fragilità.

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato a un cortometraggio che favorisce l’integrazione e la coesione sociale.

Ha consegnato il premio Hrand Aladjian, Direttore Generale Polis.
Ha ritirato il premio Faustin Ntsama, Presidente del Coro multiculturale Elikya.

Premio SIGNIS (OCIC e UNDA)

Mina Walking di Yosef BarakiAfghanistan/Canada, 2015
La bravissima giovane protagonista viene seguita in tempo reale dall’occhio documentaristico del regista in un film di grosso impatto emotivo. Mina, in un mondo di uomini violenti e prevaricatori, se la cava con la tenacia dei suoi 12 anni e con l’energia di chi vuole sopravvivere in una società allo sbando, come è quella dell’oggi in Afghanistan.

Il premio è assegnato dalla The World Catholic Association for Communication. La Giuria è composta da Vanessa Lanari, Gaetano Liguori e Marianna Ninni.

Premio Zooppa – Lenovo: #Italy2050

CHD Animations (autori di Matter of Edges)
Pablo Apiolazza e Federica Raffin (autori di Italia 2050)
Stefano Silvestri e Andrea Zauli (autori di Sulla nostra pelle)

I premi per i tre selezionati consistono in 1000 euro e una mobile workstation Lenovo “ThinkPad P40 Yoga”. Inoltre, Sulla nostra pelle di Stefano Silvestri, selezionato da una giuria composta da Felice Cappa e Massimiliano De Serio, docenti della Civica Scuola di Milano, vince anche la partecipazione gratuita ad un corso della Summer School della Civica.

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