Giurie e Premi della 25ª edizione

Personalità del mondo del cinema e della cultura internazionali sono invitate dalla Direzione del Festival a costituire la Giuria Ufficiale per i Concorsi (tra i nomi più illustri che hanno partecipato in giuria nelle edizioni precedenti  citiamo Omar Sharif, Wole Soyinka, Gabriele Salvatores, Silvio Soldini, Sergio Rubini, Danny Glover, Tahar Ben Jelloun, Inge Feltrinelli, Isabella Ferrari). Il montepremi totale del Festival è di circa 25.000 euro.

GIURIE

Giuria per il Miglior Lungometraggio “Finestre Sul Mondo”

Abderrahmane Sissako  Presidente

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Nasce nel 1961 a Kiffa, in Mauritania, e trascorre infanzia e adolescenza in Mali, Paese di nascita di suo padre. Nel 1989 si diploma in regia alla VGIK, la Scuola di cinema di Mosca, con il cortometraggio Le jeu. Nel 1993 Octobre vince il premio per il miglior cortometraggio di Un Certain Regard. Nel 1997 realizza il documentario Rostov-Luanda e nel 1999 La vie sur terre vince la menzione speciale della giuria al Fespaco. Nel 2002 il suo lungometraggio d’esordio, Heremakono. Aspettando la felicità, è il Miglior Film al Fespaco e Premio Fipresci a un Un Certain Regard. Nel 2006 realizza Bamako, che lo consacra all’attenzione di pubblico e critica. Timbuktu è presentato nel 2014 nella competizione ufficiale del Festival di Cannes, vince 7 César ed è candidato all’Oscar per il Miglior Film Straniero.

Antonella Antonelli

Foto Antonelli

Nasce a Roma nel 1955. Nel 1980 entra nel mondo dell’editoria come segretaria di redazione del mensile “Donna”. Nel 1982 è redattrice di moda e nel 1984 giornalista professionista: inizia così quella carriera che la porta a “Marie Claire” sin dalla sua nascita, nel 1987. Dai servizi speciali alla carica di caporedattore, da quella di vice direttore Moda e Bellezza a Direttore Responsabile della testata, nel 2007. Nel 2012 promuove in Italia, assieme a Livia Firth, The Circle di Oxfam Italia (nato nel 2008 in Inghilterra da un’iniziativa di Annie Lennox).

Joan Bardeletti

Foto JOAN BARDELETTI

Dopo una laurea in ingegneria, dal 2006 si dedica alla fotografia, unendosi all’agenzia di fotografia partecipata Picturetank. A partire dal 2008 è impegnato in un lavoro a lungo termine sulle nuove Afriche. Nel 2011 fonda Collateral Creations, una piattaforma di produzione che mette insieme fotografia d’autore e ricerca sociologica. I suoi lavori sono pubblicati regolarmente sulla stampa nazionale e internazionale: Libération, Le Monde, Jeune Afrique, Géo, Marie Claire, Newsweeks, L’Espresso, Die Zeit, tra gli altri.

Giuria per il Miglior Film Africano e per il Miglior Cortometraggio Africano

Giancarlo Zappoli – President

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È direttore responsabile di MYmovies.it nonché direttore artistico di Castellinaria,.Festival Internazionale del Cinema Giovane di Bellinzona. Insegna “Architecture in the Movies” alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Collabora con le riviste  “Il Ragazzo Selvaggio”, “Gnosis. Rivista italiana di Intelligence”, “Carte di Cinema” e fa parte del Consiglio Direttivo del Centro Studi Cinematografici. Ha pubblicato Invito al Cinema di Woody Allen (Mursia), Eric Rohmer (Il Castoro Cinema) e, insieme ad Elena Galeotto, Lo schermo a puntate. Uomini e donne nelle serie televisive (Effatà). Ha co-curato monografie su Louis Malle, Claude Lelouch, Antonio Pietrangeli, Blake Edwards, Marco Bellocchio, Hou Hsiao-Hsien, Patrice Leconte.

Anna Praderio

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Nasce a Milano. È giornalista professionista dal 1983 e inizia collaborando alle pagine milanesi del quotidiano “La Repubblica”, e poi lavorando nella redazione di Teleradio Milano Due. Dal 1985 è nella redazione di Mediaset, e fa parte del TG5 dalla fondazione. Per 15 anni ha curato il settimanale di Cinema “Ciak”, in onda su tutte le reti Mediaset. Cura la pagina di Cinema del TG5, seguendo i grandi eventi, gli Oscar, i Festival di Cannes, Venezia e Roma, e dal 2007 ha una rubrica, Note di Cinema, su Iris, il canale tematico di Mediaset. Ha pubblicato due libri, Ragazze vincenti sulle conquiste femminili nell’industria cinematografica americana, e Jim Carrey.

 Simona Spaventa

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Piemontese, le sue prime collaborazioni giornalistiche risalgono ai tempi del liceo, in piccole testate locali. Dopo la laurea in Filologia romanza e un master a Friburgo, frequenta l’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano. Oggi è giornalista freelance e critico teatrale e collabora con le pagine milanesi e nazionali del quotidiano La Repubblica per il teatro e il cinema.

PREMI

CONCORSO LUNGOMETRAGGI “FINESTRE SUL MONDO”

La Giuria composta da
Abderrahmane Sissako, Presidente – Regista, candidato all’Oscar 2015 e vincitore di 7 Premi César con il film Timbuktu, Mauritania
Antonella Antonelli, Giornalista, dal 2007 Direttore Responsabile di Marie Claire, Italia
Joan Bardeletti, Fotografo, i suoi lavori sono regolarmente pubblicati su diverse riviste internazionali, è autore di Les Classes Moyennes en Afrique, Francia

Assegna il Premio Comune di Milano – Miglior Lungometraggio Finestre sul mondo (10.000 €) al film

The Storm Makers: Ceux qui amènent la tempête, di Guillaume Suon, Cambogia, Francia – 2014, 66′

Per la sensibilità e la semplicità con cui  racconta tutta l’umanità di un di fronte ad un dramma universale

Consegnano il premio: l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del CornoMalika Ayane.

Menzione speciale a:

En la estancia, di Carlos Armella

Un film che oscilla con tenerezza tra fiction e documentario, mettendo in primo piano il linguaggio delle emozioni


Le Challat de TunisCONCORSO MIGLIOR FILM AFRICANO

La Giuria composta dai giornalisti composta da
Giancarlo Zappoli, direttore responsabile di MYmovies.it, Italia, Presidente
Anna Praderio, giornalista, cura la pagina di Cinema del TG5, Italia
Simona Spaventa, giornalista freelance e collaboratrice di La Repubblica, Italia
Assegna il Premio Duomo Viaggi e Turismo – Miglior Lungometraggio Africano (2.000 €) al film

Le Challat de Tunis , Kaouther Ben Hania, Tunisia, Francia, Canada, Emirati, 2014
Per la sua grande ironia e per la capacità di far riflettere sulla condizione delle donne nel mondo arabo, sulle violenze e sui pregiudizi di cui sono vittime. Per la forma originale di mockumentary adottata, che caratterizza un debutto alla regia di notevole interesse. Per la sua capacità di essere un cinema sul cinema, in una maniera che è insieme assolutamente credibile e profondamente.


CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI

La Giuria composta dai giornalisti
Giancarlo Zappoli, direttore responsabile di MYmovies.it, Italia, Presidente
Anna Praderio, giornalista, cura la pagina di Cinema del TG5, Italia
Simona Spaventa, giornalista freelance e collaboratrice di La Repubblica, Italia
Assegna il Premio MoneyGram al Miglior Cortometraggio Africano (2.000 €) al film

4 Avril 1968 , Myriam Gharbi, Francia, Guadalupa, 2014
Perché riesce a parlare della lotta per i diritti civili, in un periodo storico molto complicato, attraverso la storia di una bambina e quindi con uno sguardo poeticamente rivolto verso il futuro. Racconto a un tempo poetico e sociale, riesce a essere anche di grande attualità, visto il riaccendersi delle tensioni razziali negli Stati Uniti in questi mesi, e ci ricorda che l’esperienza di Martin Luther King è sempre viva e necessaria.

Consegna il premio: Giancarlo Abbiento (sup. Sales Northern Italy-Moneygram)

Ritira il premio: la produttrice del film Celine Farmachi


Looking for Kadija_stillCONCORSO EXTR’A

Premio Fondazione ACRA-CCS  (1.000 €) al film

Looking for Kadija , di Francesco G. Raganato, Italia, 2014
Per l’originalità estetica che, contaminando fiction e documentario e mostrando allo spettatore anche ciò che avviene su un set cinematografico, riesce a offrire un ritratto toccante dell’Eritrea di oggi e di ieri e a riportare con efficacia la storia e la ricerca sociale attraverso una pluralità di volti donne. L’eccellente realizzazione descrive, con tocco leggero, ma profondo, la condizione femminile nell’Eritrea odierna, sia urbana che rurale, della quale si scoprono aspetti e realtà insospettabili.

Menzioni speciali all’unanimità a:
Sexy Shopping, di Antonio Benedetto e Adam Selo, Italia, 2014
Il film mette in luce, con leggerezza, freschezza e simpatia, che trapelano nelle immagini, la tematica della migrazione, evidenziando la condivisione possibile tra persona filmata e regista. Grazie a un personaggio urbano ormai quotidiano, un venditore ambulante dotato di videocamera, si svelano molti aspetti della sua vita, del suo lavoro, viene descritto in modo efficace e divertente il mondo notturno della città e le nuove forme di comunicazione nelle famiglie trasnazionali basate anche sull’utilizzo di nuove tecnologie.

Umudugudu! Rwanda 20 ans après, di Giordano Cossu, Italia, 2014
Per il contributo a mantenere viva la necessaria memoria e a sollevare la questione morale su questo ed altri genocidi in luoghi lontani, sotto i riflettori solo nei momenti di massima crisi. Per il coraggio e la forza nel ricordare le pesanti conseguenze sui singoli, soprattutto i colpevoli, in un momento di estrema violenza nel continente africano e in altre parti del mondo.

Assegnato al miglior film italiano che si confronta con altre culture e con le tematiche dell’immigrazione da una Giuria composta da accompagnatori interculturali con cui ACRA- CCS collabora nell’ambito del progetto Migrantour e da un rappresentante di ACRA-CCS, in qualità di presidente. I giurati sono: Nadiya Radchenko (Ucraina), Diana Carolina Leon Freire (Ecuador), Margarita Clement Missaglia (Argentina), Mariela Lara (Ecuador), Maria Luisa Gutierrez (Perù), Maria Eugenia Esparragoza (Venezuela). Presidente è Patrizia Canova.


PREMI SPECIALI

Premio del pubblico Città di Milano

Letters from Al Yarmouk , Rashid Masharawi, Palestina, 2014

Consegna il premio Paolo Caporali del COE

Premio ATALANTA BERGAMASCA CALCIO e UNIGASKET SRL

The Crow’s Egg , M. Manikandan, India, 2014
Per lo sguardo minuzioso ed intenso sulle discriminazioni sociali di una metropoli indiana nello scenario attuale della globalizzazione e per la vitalità e la caparbietà dei giovanissimi protagonisti del racconto filmico, che superano le barriere dell’esclusione e dell’omologazione, restando uniti e condividendo saperi, affetti, fatiche, impegno costante e consapevolezza critica dei propri autentici bisogni.

Consegna il premio la delegazione del settore giovanile dell’Atalanta Bergamasca Calcio

Ritira il premio: M. Manish Prabhat – Console dell’India

Il premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia ed è assegnato al miglior film che contribuisce a favorire il dialogo interculturale giovanile. A consegnarlo, una delegazione del Settore Giovanile Atalanta Bergamasca Calcio, società del calcio professionistico italiano, fondata nel 1907 e da sempre particolarmente attenta alla crescita di giovani talenti. I tecnici e gli educatori del vivaio atalantino, primo in Italia, secondo i dati forniti dallo Studio del Cies Football Observatory, e tra i primi a livello europeo, curano la crescita sportiva, ma soprattutto umana dei giovani calciatori nerazzurri.

Premio Arnone – Bellavite Pellegrini Foundation

Lazy Susan (Vassoio girevole) , di Stephen Abbott, Sudafrica, 2015
Per l’originalità delle riprese che mettono in scena le usanze del mondo del lavoro nel contesto sud africano, per il tema dell’alienazione dell’individuo e perché secondo noi dice che sono le esperienze negative a insegnare.

Consegna il premio: dott. Filippo Bellavite Pellegrini

Ritira il premio: Reyana Davids

La Giuria di quest’edizione è stata composta da studenti dell’Istituto Oriani Mazzini, G. Giorgi e Liceo Berchet di Milano e ringraziamo il dirigente scolastico Marco Fassino dell’Istituto Oriani Mazzini per avere dato la disponibilità della sede scolastica per gli incontri della Giuria. I giurati sono, in ordine alfabetico : Simone COLUMBANO, Sabrina ELMAZAILI, Francesca FIUMARA, Gregorio Max GAMBATO, Laura LA MONTAGNA, Mia LANZI, Pietro MARIANI, Yormari PUERARI, Martina RAIMONDI, Rumi RAHMAN, Riccardo RUTA, Veronica SANNA, Aline SOARES, Ashe SOLA, Primrose TAPALLAS, Federica ZANIN.

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato al miglior film che affronti i temi della globalizzazione, della governance, della legalità e del dialogo interculturale. La giuria è composta da: Simone Columbano, Sabrina Elmzaili, Francesca Fiumara, Gregorio Max Gambato, Laura La Montagna, Mia Lanzi, Pietro Mariani, Yormari Puerari, Martina Raimondi, Rumi Rahman, Riccardo Ruta, Veronica Sanna, Aline Soares, Ashe Sola, Primrose Tapallas, Federica Zanin.

Premio CINIT e Premio CEM – Mondialità

The Dream of a Scene , Yasser Shafiey, Egitto, 2014
Per un’intrigante combinazione di meta-film, nella quale la poesia, inattesa e sorprendente, si sviluppa a partire da un impianto in apparenza documentaristico e che invece innesta nella vicenda interrogativi che coinvolgono culture e generazioni: il tutto sospeso tra verità e immagine, tra sostanza e illusione. Per le testimonianze dei due protagonisti principali, i quali con atteggiamenti decisi, motivano fortemente la loro sfida esistenziale con un gesto che accresce a dismisura la loro ricerca di identità.

Consegnano il premio: Massimo Caminiti, Slvio Boselli, Michela Manenti, Massimo Nardin

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio africano con valore educativo.

 

Premio ISMU

4 avril 1968 (4 aprile 1968) di Myriam Gharbi, Francia, Guadalupa. 2014
Piccolo racconto di formazione. Nel film la grande storia (il 4 aprile del 1968 viene ucciso Martin Luther King a Menphis), appena evocata dalla voce della radio, entra nell’esistenza di una bambina inconsapevole, che la mattina di quella giornata fatale, nella periferia del mondo in cui vive, si perde nel bosco e non arriva a scuola, ma conosce un affascinante guerrigliero delle pantere nere, disponibile a diventare suo mentore. Il racconto convince perché trova un buon equilibrio tra fiaba e storia ed è ricco di spunti di riflessione.

Consegna il premio: Gabrì Lessana

Ritira il premio: Celine Farmachi, produttrice del film

La Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) assegna un premio al miglior cortometraggio del Festival con valore pedagogico. Il Premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia ed è assegnato da una giuria composta di docenti.

Premio Sunugal

Père, Lotfi Achour, Tunisia, Francia, 2014
Per la semplicità di linguaggio e il modo diretto con cui ha trattato tematiche di attualità nel contesto dei paesi in via di sviluppo come la paternità, le ragazze madri, il diritto dei bambini. L’imprevedibile è sempre all’angolo.

Consegnano il premio: Modou Gueye, Olivier Ewangoli e Paola Del Debbio

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio africano da una giuria composta dai membri dell’Associazione.

Premio Razzismo Brutta Storia

Sexy  Shopping, di Antonio Benedetto e Adam Selo, Italia, 2014
Per l’uso originale della camera che, attraverso un sapiente gioco di sguardi, permette allo spettatore di immedesimarsi nel protagonista; per aver affrontato in modo ironico e incisivo una situazione che riguarda la nostra quotidianità, e per averci raccontato la genialità e la perseveranza di Miah che nella difficoltà ha saputo reinventarsi, la Giuria Il Razzismo è una brutta storia – Spazio Università premia il film Sexy Shopping di Adam Selo. Chi negherebbe di fare fatica a relazionarsi con le molte persone che vendono rose per le strade di Milano? La storia di Miah – venditore ambulante con la Partita Iva, che ha sognato l’Italia e vende gadget a ragazze e ragazzi che sognano l’Australia – ci dà degli strumenti in più per vivere tutti i giorni questi incontri? Forse sì, anche se Miah ci lascia con più domande che risposte. Sicuramente però ci ricorda che non è semplice guardare in faccia, vedere l’umanità e cercare di capire le persone che come noi cercano di costruire per sé e la propria famiglia un futuro migliore (e comprare una bicicletta!). E di quanto sia importante farlo per restare umani.

La Giuria Giovani assegna due MENZIONI SPECIALI a:

Asmarina, di Medhin Paolos & Alan Maglio
Per la capacità di restituire profondità storica e complessità culturale della comunità Eritrea in Italia, creando intimità con lo spettatore e promuovendo i valori di pace e integrazione fra i popoli.

Limbo, di Matteo Calore e Gustav Hofer
Per averci fatto riflettere su come quelle categorie che nella vita quotidiana contribuiscono ad escludere le persone siano frutto di una costruzione sociale ed istituzionale e di come occultino percorsi fatti di rapporti umani, scelte e difficoltà.

L’associazione Il Razzismo è una brutta storia e le Librerie laFeltrinelli assegnano un riconoscimento speciale al miglior film della sezione dedicata ai temi del razzismo e dell’integrazione. La giuria, organizzata in collaborazione con lo Spazio Università del Festival, è composta da studenti universitari con percorsi di studio legati al cinema e agli audiovisivi, alla comunicazione interculturale, alla media education e agli studi culturali. L’associazione Il Razzismo è una brutta storia e le Librerie laFeltrinelli assegnano un riconoscimento speciale al miglior film della sezione dedicata ai temi del razzismo e dell’integrazione.

Consegna il Premio Giulia Frova e la Giuria di studenti

Premio SIGNIS (OCIC e UNDA)

Letters from Al Yarmouk, Rashid Masharawi, Palestina, 2014
Per aver reso cinematografico, la drammatica attualità del conflitto siriano. Attraverso il contatto del regista con un giovane fotografo palestinese si avviano in modo originale una serie di considerazioni sull’amore, sull’accoglienza e la solidarietà umana.

Il premio è assegnato da The World Catholic Association for Communication. La giuria è composta da Gianluca Bernardini, Gaetano Liguori, Guido Convent e Vanessa Lanari.

Menzione speciale: Per il soggetto e la realizzazione brillante e audace, per aver saputo trattare un argomento così difficile e complicato, come la condizione femminile, in modo leggero e frizzante, senza mai banalizzare il soggetto, la giuria Signis premia Le Challat de Tunis di Khaouter Ben Hania

Premio Lenovo

Medhin Paolos per Asmarina in coregia con Alan Maglio

Il premio consiste in uno Yoga Tablet 2 Pro assegnato al miglior regista emergente che utilizza la tecnologia per raccontare la società interculturale.

Consegna il Premio Simona Menghini

Lenovo, azienda leader nella tecnologia (già da 2 anni n.1 nel mercato PC e da poco arrivata al terzo posto nei mercati smartphone – grazie anche all’acquisizione di Motorola – e server – grazie all’acquisizione della divisione x86 di IBM -), consapevole che un elemento fondamentale del suo successo – da azienda di origine cinese a compagnia globale – è stato proprio  la valorizzazione delle diverse culture presenti nella sua compagine, riconosciute come una ricchezza e un valore anche in senso economico, ha deciso di premiare la regista Medhin Paolos con il film Asmarina per li suo contributo alla multiculturalità e per l’attenzione all’uso della tecnologia come strumento abilitatore in tal senso.

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