Africa Talks 2019

“Back to the roots.
Agricoltura e alimentazione tra vecchi e nuovi saperi”

Seguono cocktail e proiezione del film Thank You For the Rain di Julia Dahr

lunedì 25 marzo, h. 18.00
Auditorium San Fedele

INGRESSO LIBERO

L’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE e Fondazione Edu, entrambi impegnati da decenni a promuovere istruzione e cultura in Africa e con l’Africa,  presentano la terza edizione di Africa Talks, un appuntamento fisso all’interno del Festival che indaga tendenze e opportunità che stanno rivoluzionando diversi settori in Africa per contribuire attivamente allo futuro sviluppo economico del continente.

Saranno l’alimentazione del futuro e le produzioni agricole locali il focus di Africa Talks 2019 di lunedì 25 marzo, ore 18 all’Auditorium San Fedele con la tavola rotonda Back to the roots. Agricoltura e alimentazione tra vecchi e nuovi saperi, che svilupperà attraverso le esperienze di ospiti internazionali e nazionali, la tematica della produzione agricola e della sostenibilità alimentare oggi in Africa. L’Africa, infatti, è il continente con la più alta percentuale di terreni ancora arabili sull’intero pianeta, ma, ancora oggi, continua a importare la maggior parte dei prodotti alimentari dall’Occidente.

L’obiettivo della tavola rotonda, quindi, è quello di stimolare un dibattito sul ruolo dell’imprenditoria giovanile e dell’innovazione digitale in Africa nel valorizzare le sottospecie locali, i NUS (Neglected and Underutilized Species) e creare interesse per un’agricoltura del futuro, che diventi strumento per valorizzare le conoscenze locali, lottare contro la povertà e l’insicurezza alimentare e promuovere la micro-imprenditoria.

Tra i partecipanti africani, James Kung’u, ricercatore e docente universitario keniota, e John Kariuki, vice presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Spostandoci verso l’Africa occidentale, interviene anche Awa Caba, una giovane imprenditrice senegalese che ha creato una start up digitale dal nome Sooretul che valorizza e vende online i prodotti tradizionali trasformati alle donne senegalesi e sensibilizza gli abitanti delle zone urbane a consumare i prodotti del territorio.

Uno sguardo più globale sulla tematica verrà affrontato da Hervé Pillaud, scrittore e conferenziere francese che lavora da decenni nella difesa dei diritti dei contadini, e da Stefano Liberti, regista, scrittore e giornalista italiano (il regista è presente al festival anche con il suo ultimo film Soyalism nel concorso Extr’A). La tavola rotonda è moderata da Elisabetta Demartis, impegnata nel coordinamento di diversi progetti e realtà nel campo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura e nella sensibilizzazione alla produzione e al consumo dei prodotti locali in Africa.

Segue la tavola rotonda un cocktail offerto dalla Fondazione Edu e la proiezione del film Thank You For the Rain di Julia Dahr (UK/Norvegia/Kenia, 2017 – 68’) che racconta di Kisilu Musya, un contadino del Kenya, che inizia a filmare la sua famiglia e il suo villaggio per denunciare l’impatto devastante dei cambiamenti climatici sul suo territorio.

Ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

Maggiori informazioni: s.barranca@coeweb.org

I relatori

AWA CABA
Imprenditrice e consulente IT applicata all’agrobusiness. Dopo il diploma alla Ecole Supérieure Polytechnique di Dakar, ha completato i suoi studi con una laurea in Business and Entrepreneurship all’Università dell’Iowa negli Stati Uniti. Awa è co- fondatrice e CEO di Sooretul, la prima piattaforma digitale di promozione di prodotti agricoli lavorati dalle donne in Senegal. Questa start up ha ricevuto il Rebranding Africa Award nel 2015, il Picth AgriHack nel 2016 e un riconoscimento del presidente Barack Obama per la sua capacità di portare l’innovazione nel settore agricolo. Con la sua start up e diversi progetti e programmi, Awa partecipa allo sviluppo di giovani e donne e promuove l’impulso dell’economia digitale in ambito agro-business in Senegal.
HERVÉ PILLAUD
Hervé Pillaud è membro del Conseil National du Numérique (commissione della presidenza della repubblica francese impegnata nello sviluppo del digitale nella società e nell’economia), membro fondatore di Digital Africa e presidente del gruppo Etablières, Presidente delegato IRD (innovazione, ricerca e sviluppo) della Camera dell’Agricoltura dei paesi della Loira, coordinatore di AgriDev per il gruppo FDSEA Vendée, e membro d’onore de La Ferme Digitale. E’ autore di saggi e ha collaborato a numerose opere letterarie collettive sul tema agricolo. E’ un militante per la causa agricola. La sua visione del futuro vede l’agricoltura adattarsi alle sfide della società contemporanea in evoluzione. www.hervepillaud.com
JAMES KUNG'U
E’ interim Executive Secretary di ANAFE (Africa Network for Agriculture, Agroforestry and Natural Resources Education, un network di università africane). E’ stato presidente di ECARAFT (ANAFE-East and Central Africa Region) e membro del board di ANAFE. E’ stato anche preside della School of Environmental Studies e presidente del Dipartimento degli studi ambientali della Kenyatta University e professore di Landscape Restoration e Climate Change. Ha un PhD e una laurea magistrale all’University of the Philippines Los Baňos e un Bachelor of Science Forestali alla Moi University, Kenya. La sua area di maggiore interesse e ricerca è quella sulle coltivazioni indigene, la sicurezza e la salute alimentare.
JOHN KARIUKI
Nato a Molo, in Kenya, nel 1987, è vice presidente della Fondazione Slow Food per la biodiversità, coordinatore dei progetti Slow Food in Kenya e consigliere per l’est, il centro e il corno d’Africa. Dopo la laurea all’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo nel 2010, è tornato in Kenya per coordinare la creazione di più di 400 orti agro-ecologici, ha creato numerosi presidi e sviluppato lo Slow Food Youth Network. Tra il 2008 e il 2012, ha ricoperto la carica di vice presidente di Slow Food International.
STEFANO LIBERTI
Giornalista e filmmaker insignito di diversi premi internazionali, collabora con diversi giornali europei come Internazionale, Le monde diplomatique, El Pais, e Al Jazeera English. Nel 2008 ha scritto il libro “A sud di Lampedusa” che ha vinto il premio Indro Montanelli. Nel 2011 ha scritto il libro “ Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo” tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo e coreano. Il suo ultimo libro sul sistema alimentare globale “I signori del cibo”, è uscito nell’ottobre 2016.
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