La parola ai giurati

Si avvicina la fine del Festival, e quindi anche le premiazioni, che avverranno nel corso della serata conclusiva di sabato 24 marzo alle 20,30 all’Auditorium San Fedele. Ma chi sono i giurati chiamati a esprimersi nelle varie categorie in concorso? Qui in basso trovate i loro nomi, accompagnati da una scheda biografica.

Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo

Marco Bechis – Presidente

Nasce a Santiago del Cile da madre cilena di origine svizzero-francese e da padre italiano. Cresciuto a Buenos Aires, il 19 aprile 1977, a vent’anni, è sequestrato e detenuto per quattro mesi in un carcere clandestino chiamato Club Atletico. Espulso dall’Argentina per motivi politici, approda a Milano nello stesso anno. Ha trascorso lunghi periodi a New York, Los Angeles, Parigi. Nel 1982, realizza a Milano Desaparecidos, dove sono?, video-installazione su un campo di concentramento argentino, da cui poi trae il film Garage Olimpo. Dal 1983 al 1987 collabora con Achille Mauri, editore e produttore dello Studio Pontaccio a Milano. Dirige e produce film brevi e programmi per la RAI. Tra tanti, il video sperimentale “Absent”, che vince il Festival di Salsomaggiore 1984. Nel 1985 scrive Chip, da racconti di Borges. Discute con l’autore la sceneggiatura ed inizia a lavorare al film ma l’autore muore l’anno dopo ed il film si interrompe. Nel 1985 è consulente per la realizzazione dei video nel film Ginger e Fred di Federico Fellini. Nel 1987 gira per RAI Storie Metropolitane, film brevi in sette città del mondo. Nel 1991 gira Alambrado, il suo primo lungometraggio, selezionato al Festival di Locarno. Nel 1994 gira in India il documentario Luca’s film, dedicato al suo amico Luca Pizzorno, scultore, artista e fotografo morto lo stesso anno, che viene presentato al Festival di Locarno nel 1996. Lavora per sei anni alla preparazione di Garage Olimpo (1999), suo secondo lungometraggio presentato al 52° Festival di Cannes. E’ la storia di un campo di concentramento in Argentina durante la dittatura militare. In Figli/Hijos, il terzo film racconta il dramma dei figli di scomparsi argentini illegalmente adottati da famiglie di ex-militari ed è selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2001. Nel 2004 fonda Karta Film, con cui realizza Birdwatchers – La Terra degli uomini rossi in concorso al Festival di Venezia 2008. Nel novembre del 2011 presenta al Torino Film Festival Il sorriso del capo, film di montaggio realizzato esclusivamente con materiali degli archivi dell’Istituto Luce. Il film mostra come il cinema del Luce fosse riuscito a creare consenso durante il ventennio fascista, e come quei sistemi di persuasione inventati allora, siano oggi sostanzialmente immutati.

Ou Ning

Nasce nel 1969 a Zhangjian nel Guangdong. La sua attività culturale abbraccia numerose discipline. Come attivista, fonda la “U-thèque”, un’organizzazione indipendente di cinema e audiovisivi, e la “Bishan Commune”, un gruppo di intellettuali che si dedica al movimento di ricostruzione rurale in Cina; come scrittore e graphic designer, ha ottenuto un grande successo con il libro New Sound of Beijing; come curatore di mostre d’arte, ha realizzato Get it Louder (2005, 2007, 2010) e ha lanciato in Cina il progetto “Power Station”, una mostra itinerante organizzata in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra e l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo; come artista, è noto per i suoi progetti di ricerca urbana, come San Yuan Li, presentato alla 50a Biennale di Venezia (2003), e Meishi Street, film realizzato con il sostegno del Kulturstiftung des Bundes (2005). Ha collaborato con diversi giornali, partecipato alla pubblicazone di volumi e cataloghi e tenuto conferenze in tutto il mondo. Nel 2009, è nominato capo curatore della Shenzhen & Hong Kong Bi-city Biennale of Urbanism and Architecture ed è scelto come membro della giuria del 8° Benesse Prize alla 53° Biennale di Venezia. È’ il curatore di “The Solutions: Design and Social Engineering” per la Biennale di Chengdu del 2011 e il fondatore della nuova rivista letteraria bimensile “Chutzpah Magazine”, il cui primo numero è uscito nell’aprile del 2011. Attualmente Ou Ning vive a Pechino, dirige l’organizzazione non-profit Shao Foundation ed è membro dell’Asian Art Council 2011 del Guggenheim Museum.

Katayoon Shahabi

Nata a Tehran, ha iniziato nel 1982 il suo lavoro di promozione del cinema indipendente per il “Farabi Cinema Foundation” (FCF), che ha avuto un ruolo importante nel far conoscere i film iraniani nel circuito dei festival internazionali. Nel 1994 è stata invitata a lanciare “Cima Media International”. Presso la CMI, oltre a promuovere programmi televisivi, ha partecipato alla co-produzione di numerosi documentari e lungometraggi che hanno riscosso un successo a livello mondiale. Nel 2001, Shahabi ha fondato una propria casa di produzione e distribuzione, la Sheherazad Media International (SMI), che in breve tempo è diventata la più importante nella distribuzione su scala mondiale del cinema iraniano anche in co-produzioni con case straniere. Oggi Shahabi è un membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione dei Produttori di Documentari (Documentary Producers Guild) e anche dell’Associazione dei Produttori di Fiction (Fiction Producers Guild), che l’ha portata a produrre un minimo di uno o due film all’anno, la maggior parte dei quali con i più importanti canali televisivi di tutto il mondo.

Giuria Concorso Documentari Finestre sul Mondo e Concorso Cortometraggi Africani

Isabel Arrate Fernandez – Presidente

Nasce nel 1970. Si specializza nel 1996 in Cinema all’Università di Amsterdam. Durante gli studi comincia a collaborare all’organizzazione e alla programmazione del “Latin American Film Festival for Film and Literature” di Rotterdam, ruolo che ricopre fino al 1999. Dopo la laurea, comincia a lavorare per l’”International Documentary Film Festival di Amsterdam” (IDFA). Dal 2000 al 2002 collabora con “Film Investors Netherlands”, un’iniziativa statale volta a migliorare il sistema contributivo per chi decide di investire nel cinema nei Paesi Bassi. Nel 2002 ritorna in seno all’IDFA per diventare responsabile del Jan Vrijman Fund.

Beatrice Coletti

Channel Director di Babel, canale 141 di Sky, il primo e unico canale televisivo dedicato ai 5 milioni di “nuovi Italiani”. Inizia la sua carriera televisiva nel 1992, negli anni collabora con società di produzione e reti televisive italiane e internazionali quali, NIPPON TV, ASAHI TV, FUJI TV, MTV Italia e Aran. Dal 2000 in poi si specializza in start up e ristrutturazioni di canali televisivi, partecipando alla creazione e al lancio di numerose realtà italiane: negli anni, è stata responsabile della nascita e dello sviluppo del canale “Salute e Benessere Channel” (Gruppo Il Sole 24), produttore esecutivo per Disney Channel Italia, Head of Production e responsabile del lancio dei canali Fox Life e Fox Crime, responsabile Produzioni News e Sport e del lancio del canale La7 Sport e Channel Director di Dahlia TV.

Piero Zardo

Nasce nel 1970 a Roma, dove tuttora vive e lavora come giornalista. Dopo aver collaborato con diverse case editrici e testate giornalistiche, nel 2000 è approdato alla redazione di “Internazionale”. Dal 2004 è caposervizio delle pagine di cultura del settimanale (cinema, libri, musica, video, arte).

Giuria Concorso Miglior Film Africano

Mario Serenellini – Presidente

Giornalista e critico, scrive su “La Repubblica”. Ideatore e curatore di rassegne di cinema italiano in Francia e Marocco, è direttore del Festival di Cinema d’Animazione AniMav a Ercolano, in provincia di Napoli. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo I diseducatori (1985) e Truffaut: il ragazzo salvato (2009). Si è occupato anche dell’allestimento di mostre ed eventi quali “Pup Art” (1979), “Le figure incrociate” (1982), “TelescherNo” (1994/95, primo esperimento di genesi elettronica di “berluscloni”) e “Films cultes de l’occulte” (2004). Si dedica inoltre alla realizzazione di video, tra cui spicca Labyrinthe Moebius (2011).

Giorgio Moro

Nasce a Torino nel 1961 e compie i suoi studi alla Scuola Normale di Pisa, alla University of Sussex in Gran Bretagna e alla Syracuse University, negli USA. È giornalista professionista dal 1993. Dopo aver lavorato per alcuni anni nel mondo dell’editoria, vince il concorso per entrare alla RAI nel 1991. Tra il 2000 e il 2009 fa parte della redazione del programma “TG Europa”, dove cura, tra l’altro, una rubrica settimanale dedicata al cinema europeo. In seno alla redazione del TGR di Milano, oltre a condurre una delle tre edizioni quotidiane del telegiornale, continua a occuparsi di tematiche legate all’attualità culturale.

Anna Maria Pasetti

Giornalista e critico cinematografico, collabora con “Il Fatto Quotidiano”, “Alias”, “Ciak”, “Rolling Stone”, “Vivilcinema” e “Filmcronache”. Dopo la laurea in Lingue, con specializzazione in Semiotica del cinema all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito il Master “Film and Television Studies” alla University of London come allieva di Laura Mulvey. Ha partecipato a diverse pubblicazioni universitarie. Ha ricoperto in seguito vari ruoli in ambito produttivo, collaborando anche al Programma MEDIA e alla rivista “Box Office”, dove ha iniziato l’attività giornalistica.

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito fa uso di cookies. Continuando la navigazione ne autorizzi l'utilizzo.
Leggi l'informativa