25 anni di storie da raccontare

Roma, Sala Conferenze Camera dei Deputati
Presentazione 25a edizione FCAAAL

«Un Festival che è una straordinaria occasione di produzione culturale a Milano e in Italia», queste le parole che ci ha cordialmente dedicato in apertura e facendo gli onori di casa l’ On. Lia Quartapelle. Facendo riferimento ai fatti di attualità sulla delicata situazione del Mediterraneo, ha rimarcato l’importanza di porre un’attenzione particolare alle occasioni di produzione culturale e racconto che dimostrano che «un altro modello di incontro e conoscenza è possibile», come il FCAAA.

Parole a noi molto gradite, in una sede così prestigiosa, soprattutto in questo anno importante in cui celebriamo i primi 25 anni di un Festival che ha da sempre, come mission, quella di promuovere Cultura e Culture. L’introduzione e i ringraziamenti ai presenti – e a chi ci ha ospitato – di Prashanth Cattaneo, vicepresidente del COE – Centro Orientamento Educativo hanno sottolineato l’importanza di questa occasione di presentazione di un’edizione speciale. «Un Festival» ci ha tenuto a mettere in rilievo «fortemente voluto, alimentato, sostenuto, difeso sin dal 1991 dal COE , dal suo fondatore Don Pedretti e dalle direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale».

Un Festival che anche quest’anno – nonostante le difficoltà – alzerà il sipario anche grazie al sostegno dei partner che hanno deciso di collaborare, come la new entry MoneyGram, rappresentata in conferenza da Marco Prinetti, Director Trade Development Southern Europe, che si impegna a sostenere manifestazioni di riconosciuta apertura culturale e apprezzata qualità artistica con l’obiettivo di sostenere nuove storie da raccontare.

Qualità ricercata e mantenuta grazie all’attenzione alla curatela della direzione artistica che ha sempre connotato il Festival, sin dagli esordi.

«Un Festival è anche – e soprattutto – ricerca» ha dichiarato Alessandra Speciale, continuando la scaletta interventi e soffermandosi sull’importanza di resistere e di continuare a proporre occasioni di scoperta e confronto culturale e artistico di qualità come lo sono i Festival di Cinema, in Italia e nel mondo.

Ed è questa necessità di resistenza che ci ha portato a compiere 25 anni. «Un traguardo importante, un compleanno speciale occasione privilegiata per ripercorrere la nostra storia ripartendo dalle origini», come ha spiegato Annamaria Gallone.

Un’edizione con un programma ricco di presenze esclusive ed occasioni da non perdere che hanno avuto modo di essere anticipate in questa presentazione alla Camera.
Prima fra tutte la presenza di Abdehrramane Sissako 7 premi César all’attivo e una candidatura all’oscar per Timbuktu, sarà presidente di giuria d’eccezione, gradito ritorno e amico sin dal primissimo Festival nel 1991 dove presentò il suo folgorante cortometraggio d’esordio, “Le Jeu”.

Altro appuntamento da non perdere è il film d’apertura Taxi Tehran di Jafar Panahi, vincitore dell’orso d’oro di Berlino 2015. Distribuito in Italia dalla casa di distribuzione “Cinema” di Valerio De Paoli, avrà la sua prima Italiana proprio al Festival.

Questa 25ma edizione, inoltre, ricade in un momento particolarmente importante per la città di Milano, che al Festival ha dato i natali: l’anno dell’Esposizione Universale, EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita”. Per l’occasione anche il Festival contribuisce ad alimentare il dibattito sulle tematiche trattate da EXPO con la sezione speciale “Films That Feed, i film che ti nutrono”, focus e claim di questa edizione 2015 organizzata in collaborazione con ACRA-CCS e inserita tra gli eventi EXPO IN CITTA’.
Questa sezione, inaugurata nel 2013, è frutto, di un approfondito lavoro di ricerca e scouting privilegiando l’impronta creativa e autoriale: dalle eccellenze della gastronomia alla sicurezza e salute alimentare, dal landgrabbing e l’agro-businnes alla sovranità alimentare e alla preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche. Non mancheranno, in occasione delle proiezioni, degustazioni, incontri e laboratori di cucina.

Il Festival inaugura quest’anno una nuova, prestigiosa collaborazione con il neonato Mudec – Museo delle Culture che ospiterà – presso il suo auditorium – la sezione AFRICA CLASSICS: 6 titoli che hanno segnato la storia del cinema africano restaurati dal World Cinema Project di Martin Scorsese.

Tra i titoli selezionati: dal Senegal Borom Sarret (1963) opera prima del maestro cineasta Sembène Ousmane, capolavoro considerato il primo film africano della storia, e Touki Bouki (1973) del visionario Djibril Diop Mambéty; dall’Egitto due film di Shadi Abdel Salam, il corto El -Fallah-El -Fasih (The Eloquent Peasant), in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1970, e Al Momia (The Mummy, 1969), sostenuto in fase di produzione anche da Roberto Rossellini; dal Marocco, Transes, 1981, di Ahmed El Maanouni divenuto film cult e, dal Sudafrica, Come Back Africa di Lionel Rogosin, prima opera girata clandestinamente contro il regime dell’apartheid, in perfetto equilibrio tra documentario e fiction, nel cui cast ritroviamo una giovane e intensa Miriam Makeba.

Proiezioni da giovedì 7 a domenica 10 maggio. I possessori della tessera abbonamento del Festival avranno anche la possibilità di visitare le due mostre inaugurali del Mudec: “Africa” e “Mondi a Milano”.
La programmazione al Mudec continuerà anche nel mese di giugno con altri capolavori del cinema africano.

Punto d’incontro per gli ospiti e il pubblico, anche quest’anno, sarà il FESTIVAL CENTER con tre mostre proposte che inaugureranno sabato 2 maggio alle ore 12.30 e ospiterà iniziative, occasioni di intrattenimento e di relax ispirati alle culture di Africa, Asia e America Latina.

Les Classes Moyennes en Afrique presenta, per la prima volta in Italia, il reportage del pluripremiato fotografo Joan Bardeletti (vincitore di un World Press Photo Award), un progetto di fotografia iniziato nel 2008 che ha portato l’autore e un’equipe di ricercatori dell’Università di Bordeaux a viaggiare per tutta l’Africa realizzando quaranta immagini tra Senegal, Etiopia, Costa d’Avorio, Mali, Ghana, Uganda, Mozambico e Sudafrica. Si stima che nei paesi in via di sviluppo come Africa, India e Cina, la classe media dovrebbe raggiungere un miliardo di persone entro 20 anni. Questo boom potrebbe avere un’enorme influenza nella cultura, politica ed economia nel mondo. La mostra milanese, organizzata in collaborazione con Marie Claire e il Consiglio di Zona 3 del Comune di Milano, propone inoltre il reportage su Johannesburg Afro-Food… for Thought: Afrique du Sud, prodotto da Collateral Creations, e cinque video di Les Grands Moyens, un’anteprima del nuovo progetto multimediale di Bardeletti  e I & P, che indaga in cinque tappe (Senegal, Nigeria, Benin, Mauritania, Madagascar) l’universo delle piccole e medie imprese africane.

La mostra è prodotta da Sciences Po Bordeaux – Laboratoire Les Afriques dans le monde, Agenzia francese per lo sviluppo, Consiglio Regionale d’Aquitaine, Delegazione agli affari strategici, Ministero francese della Difesa, Ministero francese degli Affari esteri ed europei. Il lavoro di ricerca di Joan Bardeletti si concentra sulle nuove Afriche: le classi medie, le piccole medie industrie, l’Africa come terra di immigrazione per gli Europei e il cibo come filo conduttore per una esplorazione urbana contemporanea.

Thousandpeople arriva a Milano dopo il grande successo di Genova. Obiettivo: realizzare il momento di sintesi tra diverse culture per fornire uno spunto di riflessione sul tema della diversità e della multiculturalità. Un allestimento unico per cogliere le diversità che passano inosservate, percepire l’essenza nascosta in ogni sguardo, scoprire che dietro ogni ruga si celano storie affascinati, misteriose, pulsanti di vita e di passione. L’artista Emanuele Timothy Costa sarà presente al Festival Center con la sua Elettra4T, un’attrezzatura innovativa e autoprodotta che ottiene un’esposizione eccezionale senza ombre e fissa il soggetto estrapolandone la bellezza.

I visitatori della mostra saranno parte integrante del progetto di Timothy: chiunque vorrà potrà farsi ritrarre e diventare protagonista di questo progetto in continua evoluzione. Sempre al Festival Center l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano proporrà La Cina in tavola: cinema e cibo nella cultura cinese, una mostra multimediale dedicata alla cultura cinese del cibo: si va dalla storia dei ricettari cinesi che risalgono al V secolo d.C. al cibo nei film cinesi, un binomio molto frequente e sentito nel Paese di Mezzo.

Anche quest’anno dunque un programma molto ricco di film, incontri, mostre e presentazioni esclusive per il nostro pubblico che da 25 anni ci segue, sostiene ed incoraggia a continuare.

Il programma completo sarà presentato a Milano e consultabile sul sito a partire da Martedì 28 Aprile.

Vi invitiamo a mettervi comodi, allacciare le cinture e accompagnarci in questa 25a avventura.

Vi aspettiamo nelle sale, dal 4 maggio, e al Festival Center, dal 2 maggio, con il calore e l’entusiasmo a cui ci avete abituati sin dalla prima edizione.

Rivedete qui lo streaming della Conferenza di ieri alla Camera dei Deputati

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